Domande frequenti

Che cos’è il TAEG?

Il TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale – indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso. Comprende gli interessi e tutte le altre spese. Si calcola secondo modalità stabilite dalla legge e dalle istruzioni della Banca d’Italia.
Questo indicatore di tasso permette di confrontare le offerte di finanziamento a parità di importo e durata, quindi, nell’effettuare la scelta del prestito personale, si consiglia di non lasciarsi influenzare dalla convenienza del solo T.A.N. – Tasso Annuo Nominale – che esprime il tasso di interesse applicato, ma non comprende le spese.

Che cos’è il TAN?

Il TAN – Tasso Annuo Nominale – indica il tasso di interesse del finanziamento; non comprende commissioni e spese e non indica il “costo totale del finanziamento”, espresso invece dal TAEG.

Cosa vuol dire Cap?

La parola cap è un inglesismo e significa letteralmente, a seconda del contesto, tappo o berretto. Un tasso capped rate indica un tasso di interesse che è libero di variare nel tempo, ma non può superare un tetto massimo stabilito. Dunque, il mutuo variabile con cap è un mutuo a tasso variabile con un limite massimo, stabilito in fase di sottoscrizione del contratto, oltre il quale il tasso di interesse non potrà mai salire, anche se i tassi di mercato dovessero superarlo.

Cos'è la rata? Cos'è un piano di ammortamento?

La rata si riferisce alle parti in cui viene suddivisa una somma di denaro da pagare a scadenza fissa. Nel caso del mutuo, il mutuatario è tenuto alla restituzione della somma ricevuta, da parte del mutuante, tramite il versamento periodico delle rate, entro i termini stabiliti dal contratto di mutuo. Nella versione più tecnica, la rata è una somma di denaro composta da una quota capitale e da una quota di interessi ai fini dell’estinzione graduale del debito contratto. La rata può essere mensile, semestrale o annuale.

Quota capitale e quota di interessi: cosa sono?

Una rata di ammortamento del mutuo è data da due componenti: la quota capitale, che si riferisce all’effettiva somma ricevuta in prestito e che bisogna restituire; la quota d’interessi ovvero il compenso, pattuito in percentuale, dovuto al creditore, applicato al capitale ricevuto ed al tempo di rimborso del finanziamento.

Quali sono i costi per l'acquisto prima casa? 

Le spese per l’acquisto della prima casa cambiano se si acquista da privato o da impresa. In sintesi si tratta dei seguenti oneri:

1. Per acquisto di prima casa da privato:

  • Imposta di registro agevolata 
  • Imposta ipotecaria e imposta catastale

Per l’acquisto da privato non è previsto il pagamento dell’Iva.

2. Per acquisto di prima casa da impresa costruttrice:

  • Imposta di Registro, ipotecaria e catastale

3. Onorario notarile: il costo del notaio per l’acquisto della prima casa può variare ed è direttamente proporzionale al costo della casa: maggiore è il suo valore e più elevata sarà la spesa. In caso di richiesta di mutuo, quest'ultimo deve essere oggetto di un atto notarile separato. Le spese del notaio per l'acquisto della prima casa possono essere detratte nel 730.

4. I costi bancari laddove è necessario accedere a un mutuo, ovvero:

  • Spese di perizia
  • Spese di istruttoria
  •  Imposta sostitutiva.

Per usufruire delle agevolazioni sull’acquisto prima casa, ovvero il pagamento di imposte ridotte, occorre che persistano alcuni requisiti nei 5 anni successivi alla data di acquisto.

L'assicurazione sulla vita è obbligatoria? 

L’assicurazione sulla vita per il mutuo non è obbligatoria, infatti l’unica assicurazione prevista dalla legge è la polizza contro incendio e scoppio. Tuttavia, è a discrezione di ogni ente bancario vincolare l’erogazione del finanziamento alla stipula di una polizza sulla vita per il mutuo. È importante sapere che, in tal caso, la banca deve proporre almeno due preventivi di assicurazione vita sul mutuo di altre Compagnie di Assicurazione. Nel caso in cui, invece, il mutuatario decidesse di sottoscrivere un’assicurazione diversa - con garanzie uguali o superiori a quelle proposte dall’Ente Erogante - la banca è obbligata ad accettare la soluzione alternativa.

Quali documenti servono per richiedere un mutuo?

I documenti per richiedere un mutuo per acquistare casa sono necessari alla banca per valutare la situazione economica e reddituale del richiedente e, quindi, per valutare la fattibilità del mutuo. In linea generale, i documenti richiesti dalla banca per mutuo casa sono i seguenti:

1) Documenti anagrafici dei richiedenti e di eventuali garanti:

  • carta d’identità e codice fiscale;
  • certificato contestuale per mutuo, ovvero di residenza e stato di famiglia;
  • estratto dell’atto di matrimonio, in caso di richiedenti coniugati;
  • sentenza di divorzio o separazione, in caso di richiedente separato o divorziato;
  • permesso di soggiorno per i cittadini extra-comunitari.

2) Documenti reddituali:

  • ultime due buste paga e modello 730 o CU per i lavoratori dipendenti. In alcuni casi è possibile ottenere un mutuo senza busta paga, ma saranno richieste altre garanzie dalla banca, ad esempio un garante mutuo.
  • Modello Unico relativo alle ultime due dichiarazioni dei redditi per la richiesta di mutuo lavoratori autonomi o imprenditori;
  • cedolino della pensione per i richiedenti mutuo pensionati;
  • estratto del conto corrente aggiornato.

3) Documenti dell’immobile:

  • atto di provenienza dell’immobile in cui si attesta la proprietà di chi vende l’immobile: ultimo rogito, atto di divisione, donazione, successione;
  • schede catastali e planimetria dell’immobile;
  • copia del certificato di abitabilità;
  • copia della proposta di acquisto o del compromesso.

Tra i documenti per richiedere un mutuo casa in costruzione vi è invece la concessione edilizia.

Naturalmente, la documentazione richiesta dalla banca varia in base all’istituto, al tipo di finanziamento, al suo importo, nonché in base alla situazione reddituale del richiedente e alle caratteristiche dell’immobile stesso.